Museo Archeologico Nazionale - Napoli
Enzo Salomone voce e elettronica
Tommaso Rossi flauti
Francesco D’Errico pianoforte digitale e sintetizzatore
Ciro Longobardi tastiera digitale e campioni
Michele Sovente è un poeta flegreo che ha lasciato un ricco corpus poetico. Uno degli aspetti più stimolanti e innovativi della sua poesia è l’uso del plurilinguismo: l’italiano ( voce della sua condizione d’intellettuale contemporaneo) il latino (lingua mitopoietica della sua formazione ecclesiale) e il dialetto di Cappella (luogo dell’anima, lingua materna).
Gli interventi musicali dell’Ensemble Dissonanzen mirano a dare suono, oltre che senso, a queste poesie - senza trascurarne alcune nate solo in italiano - che, liberate dal “carcere della scrittura” per dirla con Zumthor, daranno testimonianza della sua particolarissima phoné.