Riot Studio Palazzo Marigliano - Napoli
Enzo Salomone voce e elettronica
Tommaso Rossi flauti
Francesco D’Errico pianoforte digitale e sintetizzatore
Ciro Longobardi tastiera digitale e campioni
Il poeta flegreo espone, una stessa poesia, in tre gesti poetici diversi, l’italiano (della sua condizione d’intellettuale contemporaneo) il latino (lingua mitopoietica della sua formazione ecclesiale) e il dialetto di Cappella (luogo dell’anima, lingua materna), “perché non si tratta della semplice traduzione della medesima poesia in altre lingue - spiega Enzo Salomone - ma di altrettanti travestimenti identitari distinti, tre voci dell’anima chiamate a raccolta per meglio dire e dirsi”. Tra latino italiano e dialetto non ci sono divergenze o contrapposizioni. “Uno degli aspetti più stimolanti e innovativi della sua poesia è l’uso del plurilinguismo - continua l’attore napoletano - impianto formale che spesso adotta per realizzare molte delle sue idee poetiche.